CAPITOLO 3: COSE PICCOLE MA FELICI

CAPITOLO 3: COSE PICCOLE MA FELICI

Eccoci al terzo capitolo. La conoscenza del Piccolo Principe continua: potete trova il commento al capitolo qui → .


Riflessioni sul Testo

  • casa.  Il terzo capitolo è legato al tema del luogo, in particolare alla casa. Cosa significa casa per te? Pensi che la definizione sia legata solamente ad un luogo fisico, o anche/ piuttosto a delle persone?
  • mistero. Antoine ci confida: ‘Intravvidi una luce nel mistero della sua presenza’. Perchè pensi che abbia utilizzato proprio la parola ‘mistero’, per il Piccolo? Che cosa significa ‘mistero’ secondo te?
  • semplicità e valore. Il Piccolo definisce il disegno della pecora come un ‘tesoro da contemplare’. Questa definizione potrebbe sembrarci esagerata: in un mondo che corre continuamente, i gesti più semplici rischiano di essere trascurati e banalizzati. Ci perdiamo nel rincorrere il tempo, nel rispettare le scadenze e gli impegni: se dovessi definirci direi che a volte, più che essere umani, sembriano dei criceti che girano la ruota. Pensiamo inoltre che la felicità possa derivare solamente da grandi eventi; ma la realtà, è che le nostre giornate si compongono di tanti frammenti di quotidianità. Siamo davvero sicuri che la felicità non si possa trovare anche nei gesti più semplici? Tu cosa ne pensi?

Attività a Casa

  • Pensa ad un luogo in cui sei stato/a e che ritieni sia assolutamente da visitare, dopodichè mostrane una foto ai tuoi compagni, senza rivelare di quale luogo si tratti. Come reagiscono i tuoi compagni? Che domande ti pongono? L’idea è compiere un vero e proprio ‘esperimento’: cogliere le prime reazioni di una persona di fronte a qualcosa di bello.
  • Antoine era un aviatore: se fossi tu a guidare un aeroplano (potendo quindi spostarti velocemente), dove vorresti andare? Descrivici il luogo scelto ed il perchè.
  • Cose piccole ma felici. Ripensa alla giornata trascorsa ed individua tre avvenimenti che hanno rappresentato per te momenti di felicità; dopodichè appuntateli in un diario. Non è necessario aspettare avvenimenti importanti per poter trovare le tue tre ‘cose piccole ma felici’, anzi: potrebbe essere fare colazione assieme ai propri genitori, portare a spasso il proprio cane, scherzare con un amico. Porta avanti l’attività durante tutta la settimana ma, se puoi, estendila, tenendoti una sorta di diario personale. A fine progetto, scrivi le tue riflessioni: quali gesti ti hanno portato serenità/ felicità? Come ti sei sentito nel ricordarli? Questa attività ti ha aiutato a ricordare? 
    NB: quest’ultima attività non è farina del mio sacco, bensì una proposta che ho scoperto da Maria Adele, una ragazza che studia e si occupa di psicologia. Date un’occhiata al suo profilo!
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